La Formula E accelera e riparte da San Paolo senza gare italiane

Stagione 11 della Formula E, la prima senza un gran premio d’Italia. Cancellata Roma, cancellata Misano. Anche quest’anno non ci saranno piloti italiani, ma almeno resta la Maserati. In compenso sono italianissimi i responsabili delle squadre corse del Tridente con il debutto di Maria Conti e di DS con la conferma di Eugenio Franzetti che quest’anno seguirà anche il nuovo Trofeo Lancia con la Ypsilon.

Dieci anni dopo la Formula E ln ha mantenuto le attese. Doveva essere la serie del futuro con gare in centro città, pubblico nuovo e giovane, grandi Costruttori. Invece la stagione 11 pur trasmessa a che in chiaro da Mediaset (e per abbonati su Sky) e’ praticamente ignorata nel nostro paese.

Jeff Dodds il presidente esecutivo della FormulaE racconta che i fan sono 375 milioni in tutto il mondo e che il campionato elettrico punta a diventare il secondo sport motoristico al mondo entro il 2030.

Jeff Dodds come ricorda questa mattina http://www.loslalom.it, a febbraio aveva mandato in bestia quelli di Liberty Media quando aveva sottolineato la prevedibilità della F1, giurando che avrebbe donato 250.000 dollari in beneficenza se chiunque tranne Max Verstappen avesse vinto il campionato piloti. Gli e’ andata male. Max ha vinto, ma abbiamo assistito ad uno dei campionati più combattuti degli ultimi anni.

«La Formula 1 tende a svilupparsi per dinastie, quindi all’improvviso vengono fuori un pilota e una macchina che hanno centrato il punto giusto e allora puoi cancellare le incertezze per tre stagioni. Nel nostro campionato, tutto questo semplicemente non esiste. La scorsa stagione si è decisa in finale e sette piloti potevano ancora teoricamente vincere. Io amo la Formula 1 – ha detto al Times – ma mentre noi siamo qui seduti oggi a chiacchierare, Max ha 80 punti di vantaggio e ha vinto nove gare, e la stanno salutando pure come una delle stagioni più competitive da molti anni a questa parte. Penso che la F1 stia migliorando e che la prossima stagione sarà ancora meglio, ma ce lo ripetiamo ogni anno».

I 250.000 dollari promessi da Dodds non resteranno sul conto. Andranno a programmi che promuovono la partecipazione delle donne agli sport motoristici, altro dettaglio che punta a punzecchiare i vicini di casa, ma come dice il Times i paragone sono sempre un’arma a doppio taglio. “La Formula E può sembrare più equa, ma non ha la stessa polvere di stelle, la stessa tradizione e la stessa storia della F1, per non parlare dei veleni politici, gli imbrogli, tutto quello che fa breccia nel mainstream. Né ha avuto una docuserie come Drive to Survive per aumentare l’interesse, anche se Dodds dice che qualcosa è in arrivo”.

In gara ci sono 11 scuderie e 22 piloti, il campione in carica e’ Pascal Wehrlein, campione 2024 con la Jaguar Racing. Porsche e Jaguar sono le favorite.

Il campionato si snoderà in 11 tracciati cittadini: San Paolo, Città del Messico, Jeddah, Miami, Monaco, Tokyo, Shangai, Jakarta, Berlino e Londra.

16 le gare, con inizio in questo fine settimana a San Paolo, e finale il 26 e 27 luglio, con il doppio round di Londra. In pista, le debuttanti monoposto Gen3 EVO.

Diverse le migliorie, a cominciare da una migliore accelerazione, grazie all’implementazione della trazione integrale, che sfrutterà meglio i due motori elettrici equipaggiati dalle vetture.

La Gen3 Evo è in grado di accelerare di 1 secondo più velocemente rispetto alla precedente: riesce a scattare da 0 a 100 km/h in 1,86 secondi, meglio di una Formula 1… Un miglioramento del 30% rispetto a un’attuale auto di Formula 1, e del 36% rispetto alla Gen3.

Share Button
umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.